top of page
Soldatini_ALLA_RICERCA_ PORTI ROMANI_COVER_14X21_BASSA.jpg

Navigare è anche un mezzo per ripercorrere la storia, per andare alla ricerca delle nostre origini, per capire da dove veniamo e chi siamo, nella speranza di comprendere dove stiamo andando. Essere stati è una condizione per essere.

 

Un itinerario lungo le coste italiane ripercorrendo una rotta dei Romani tramandata dall’Itinerarium maritimum e dal De reditu suo di Rutilio Namaziano, alla ricerca delle loro tracce, dei loro porti, di cosa ne è rimasto e di cosa c’è ora nell’epoca moderna. Un contrappunto tra passato e presente, due voci che si incontrano e si allontanano in un concerto senza fine. Una rotta di seicento miglia (oltre mille chilometri), da Roma ad Arles, con più di sessanta approdi, percorsa nel 2018, in parte in compagnia di un ospite d’eccezione, che alleggerirà la storia con un po’ di umorismo. L’autore s’improvvisa ricercatore in questo diario di bordo - portolano, fatto di anfore, relitti, moli diroccati, storia, leggenda, arte, musica, amicizia, ricordi e soprattutto mare e vela. La rotta può essere seguita tutta o in parte, sia via mare che via terra, percorrendo la via Aurelia: un’opportunità di approfondire il nostro Paese.

 

Roberto Soldatini (Roma 1960) è direttore d’orchestra, compositore, violoncellista e scrittore. Dall’età di quindici anni ha svolto attività concertistica come solista. Come direttore ha guidato le orchestre di alcune delle maggiori istituzioni europee e americane. Dal 2011 vive sulla sua barca a vela Denecia II, alternando ogni anno sei mesi di navigazione in solitario e sei mesi in porto per svernare. Ha pubblicato La musica del mare (Nutrimenti, 2014), Sinfonie mediterranee (Nutrimenti, 2016), Denecia, autobiografia di una barca (Mursia, 2018), Denecia approdi nella pandemia (Mursia, 2020), Ca’ Denecia, Vivere a Venezia (Mursia 2021), Vivere in barca (Mursia 2023).

Copertina_completa.jpg
bottom of page