Una barca e un violoncello, niente di più. La scoperta che fra la musica e l’ andare a vela corre un’armonia
perfetta. Roberto Soldatini, direttore d’orchestra, compositore e violoncellista, ha deciso di fare
della barca la propria casa e di salpare alla volta dell’Oriente in compagnia di ‘Stradi’, il suo violoncello. Un viaggio, quello a bordo di Denecia, che lo ha condotto dall’Italia a Istanbul approdando nelle più belle isole dell’Egeo, alla scoperta di un mondo magico e antico, accolto dai sorrisi di gente semplice e saggia, stregato dalla bellezza dei luoghi e arricchito di nuove amicizie.
Una scelta estrema vissuta senza enfasi, ma con inesauribile curiosità. Così il viaggio diventa esplorazione, occasione di incontro, scoperta di sé e dei propri limiti. Giorno dopo giorno, il musicista si trasforma in marinaio. E la barca diventa il suo mondo.
La musica del mare è il racconto di una scelta di mollare gli ormeggi unica nel suo genere. Quella di un musicista che non ha messo da parte il suo passato, che continua a fare concerti e insegna in Conservatorio, ma che ha scelto uno stile di vita nuovo, e mostra orgoglioso la carta d’identità che, prima in Italia, porta come indirizzo la banchina del porto di Napoli dove Denecia è ormeggiata.
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“Il suono del vento, quello che genera gonfiando le vele o facendo vibrare sartie e drizze, il suono delle onde che si frangono e quello dello scafo che le solca. Tutto questo è già una musica, con i suoi ritmi, le sue melodie, la sua polifonia, le sue armonie. Bisogna ascoltarla attentamente, la musica del mare. Solo quando la si ha dentro la si può riprodurre, in qualche modo, suonando, componendo.
Tornando così a far parte della natura, dell’universo, del tutto.
Quello che avevano intuito gli antichi greci”.
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Libro vincitore del premio Marinkovich 2014 per la letteratura e vincitore del prestigioso Prix Albatros 2017 con la traduzione in francese " La Musique de la Mer" edition Zeraq (è la prima volta che un non francese vince il premio)
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